Trovare un impiego migliore richiede impegno e dedizione. E, naturalmente, un buon curriculum vitae da biologo della fauna selvatica. Per redigere un curriculum vitae da biologo della fauna selvatica in grado di convincere le aziende in cerca di talenti, sfrutta questo modello gratuito.
Curriculum vitae da biologo della fauna selvatica
Riassunto professionale
La passione per tutto ciò che è natura ed ecologia mi ha accompagnato durante gli anni di studio, ricerca e lavoro sul campo. Ho una conoscenza approfondita degli ecosistemi selvatici del clima mediterraneo e alpino. L’esperienza lavorativa accumulata mi ha permesso di entrare in contatto con la fauna delle zone artiche e gli ecosistemi terrestri e acquatici della zona svedese-finnica. Mi distinguono precisione, determinazione e capacità di problem solving. Ho sempre lavorato in team e mi ritengo un esperto di team building.
Esperienze lavorative
Tipo di impiego: Tecnico Faunistico
Datore di lavoro: Osservatorio Faunistico Regionale Umbria
Indirizzo: Perugia
Date: Aprile 2017 – Dicembre 2016
Principali mansioni: Redazione report sulla fauna selvatica, compilazione banche dati delle specie a rischio, elaborazione censimenti, conduzione studio sulle condizioni delle aree protette in Umbria.
Tipo di impiego: Tecnico Faunistico
Datore di lavoro: Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi
Indirizzo: Macerata
Date: Maggio 2014 – Dicembre 2016
Principali mansioni: Censimenti sulle specie della riserva, report su habitat, riproduzione, alimentazione dell’aquila reale, rilevamento dati biologici all’interno della riserva, partecipazione all’equipe di ricerca dell’Università degli Studi di Firenze sugli erinaceidi del Centro Italia.
Tipo di impiego: Tecnico Faunistico
Datore di lavoro: Swedish Hunters Association
Indirizzo: Nyköping, Svezia
Date: Novembre 2015 – Novembre 2016
Principali mansioni: Partecipazione alla ricerca “Caccia al cinghiale selvatico in Europa” in collaborazione con la Swedish Environmental Protection Agency e con l’Università di Urbino.
Formazione
Master: Gestione faunistica nelle aree protette
Istituto: Università di Urbino
Data: 2014
Corso di Laurea Specialistica: Scienze e Gestione delle Risorse Faunistico-Ambientali
Istituto: Università degli Studi di Firenze
Data: 2013
Votazione: 110/110
Qualità e lingue parlate
Italiano: Madrelingua
Inglese: Fluente scritto e parlato
Svedese: Intermedio scritto e parlato
Spagnolo: Livello scolastico
Competenze professionali
Capacità di effettuare monitoraggi sul territorio attraverso la rilevazione di dati biologici. Lunga esperienza nella progettazione e redazione di report sulle condizioni delle specie a rischio.
Conoscenze informatiche
Padronanza del Pacchetto Office e dei principali browser e sistemi operativi. Utilizzo quotidiano dei sistemi informativi geografici Arcview e Arcgis.
Borse e pubblicazioni
Caccia al cinghiale selvatico in Europa, Swedish Hunters Association in collaborazione con l’Università di Urbino
Come noi abbiamo creato un CV da curriculum vitae da biologo della fauna selvatica (E come creare il tuo)
Per realizzare un buon curriculum vitae da biologo della fauna selvatica occorre partire con la marcia già ingranata. Ovvero da una struttura già pronta e collaudata come la nostra, composta di poche ma indispensabili voci. La prima è il riassunto professionale, che contiene tutto ciò che volete mettere in vetrina. Come vi descrivereste per convincere quella determinata azienda ad assumervi? Quali sono i valori e le qualità che possono far brillare la vostra candidatura in mezzo a tante altre? Abbiamo poi proseguito con le esperienze professionali, fondamentali per illustrare il vostro background a chi vi assumerà. Per ogni esperienza abbiamo inserito le mansioni principali, senza le quali sarebbe difficile indovinare cosa siete in grado di fare grazie alla pratica. Successivamente, abbiamo speso qualche riga nell’istruzione, inserendo solo la laurea e il master, ed evitando studi antecedenti o altri corsi poco attinenti con il mestiere di tecnico faunistico. Nel curriculum vitae trovano sempre spazio i paragrafi “conoscenze informatiche” e “qualità e lingue parlate”, richieste ormai per la quasi totalità dei mestieri. Anche un tecnico faunistico deve essere in grado di utilizzare il computer per produrre report, aggiornare banche dati, effettuare ricerche e comunicare con le istituzioni. Le competenze professionali contengono tutto quello che non è stato ancora detto nei paragrafi precedenti. Qui potete inserire le vostre competenze specifiche, illustrandole anche con termini tecnici. Infine abbiamo inserito il paragrafo “borse e pubblicazioni”, che può essere anche eliminato in mancanza di contenuti pertinenti. Una volta aggiunti i contatti e i dati anagrafici, il vostro CV conterrà tutte le informazioni essenziali e sarà conciso e scorrevole. Proprio il curriculum che ogni selezionatore vorrebbe consultare.
Gli errori nel CV che ti costeranno il posto
Non scrivete esperienze fasulle o in generale informazioni non rispondenti al vero. Molte aziende effettuano delle verifiche sul passato dei candidati e non fareste bella figura.
Non presentate un curriculum vitae da biologo della fauna selvatica più lungo di due pagine. Ancora meglio se vi fermate a una: il CV non deve contenere la storia della vostra vita, ma un riassunto con le tappe più significative per il lavoro che aspirate a ottenere.
Potete anche evitare di allegarla, ma se decidete di presentare anche una foto, assicuratevi che dia di voi un’immagine professionale.
Non inviate il curriculum prima di aver effettuato un controllo approfondito sulla grammatica e la sintassi. È il classico errore che determina il rifiuto immediato della candidatura.